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Cesti in vimini – una tradizione antica

Cesti in vimini - copertina

La storia dei cesti in vimini è molto antica, le prime testimonianze dell’antica arte della cesteria, infatti, risalgono addirittura a 11.000 anni fa. Furono i primi popoli sedentari e agricoltori che, spinti dalla necessità di raccogliere i prodotti coltivati, si ispirarono (probabilmente) ai nidi degli uccelli per creare i primi cesti in vimini.

Questa pratica viene considerata fra le prime opere di artigianato, precedente alla nascita della ceramica e, addirittura, precorritrice della tessitura. A testimonianza di questo, basti pensare che essa è diffusa tra tutti i popoli della Terra. 

Si trattava di prodotti ben lontani dai cesti in vimini presenti nell’immaginario collettivo, i primi ritrovamenti di contenitori intrecciati erano essenzialmente cesti ricoperti di terra cruda. Essi, infatti, venivano utilizzati anche per la raccolta dell’acqua, tanto che alcune popolazioni erano solite rivestirne l’interno con resine impermeabili.

È solo con il tempo che i primi “maestri artigiani” hanno acquisito le competenze tecniche per realizzare i cesti più complessi e solidi che conosciamo.

Utilizzo dei cesti in vimini in passato 

Sebbene, in un’era in cui siamo abituati ad innovazioni tecnologiche sempre più sorprendenti, possano non sembrare molto innovativi, i cesti in vimini hanno rappresentato una vera e propria rivoluzione. 

L’invenzione di contenitori che potessero trasportare grandi quantità di materiali e risorse ha contribuito, infatti, ad accelerare l’evoluzione umana. Ad esempio, i cesti in vimini venivano impiegati per:

  •  la semina e la raccolta nei campi; 
  • il trasporto della legna, del cibo, del concime, ecc; 
  • la conservazione del cibo;
  • come trappole per catturare piccoli animali; 

Senza contare che l’arte dell’intreccio è stata, successivamente, applicata anche in altri ambiti, come l’edilizia, con la costruzione di capanni o la realizzazione di rudimentali imbarcazioni. 

La tecnica

La tecnica di realizzazione dei cesti in vimini è rimasta immutata nel tempo. Le fasi basilari di creazione dei cesti, a partire dai ramoscelli di vimine, possono essere così riassunte: 

  1. 4 ramoscelli, destinati a creare la base del cesto, vengono tagliati al centro con un punteruolo;
  2. si crea così uno spazio dove far passare altrettanti ramoscelli, creano una forma croce (la base);
  3. i ramoscelli vengono intrecciati in senso rotatorio attorno al centro;
  4. vengono “montati” altri ramoscelli più spessi che formano la struttura;
  5. con 3 ramoscelli si procede alla tessitura del corpo del cesto, con la stessa tecnica impiegata al punto 3;
  6. si prosegue in questo modo, aggiungendo altri ramoscelli quando terminano quelli già intrecciati, fino a raggiungere l’alzata desiderata.

Si tratta della tecnica più classica, ma ne esistono molte varianti, anche in conseguenza alla diversità di materiali che si possono intrecciare, che portano a risultati diversi. 

Utilizzo dei cesti in vimini oggi

Se la tecnica di realizzazione è rimasta la stessa, i cesti in vimini hanno però subito un’evoluzione rispetto al passato, adattandosi ai gusti contemporanei e reinterpretando lo stile di vita moderno.

Oggi, infatti, i cesti in vimini vengono impiegati con altre funzioni. Ne esistono di molte forme e dimensioni, foderati o sfoderati, aperti o chiusi e anche colorati.

I cesti in vimini sono  estremamente versatili e si prestano a molte soluzioni differenti. Fra i molti utilizzi moderni dei cesti in vimini troviamo: 

  • svuotatasche: i cesti in vimini di piccole dimensioni possono essere impiegati per raccogliere, ad esempio, le monete che spesso ingombrano le tasche; 
  • portalegna: se si possiede un camino, non c’è niente di meglio di un cesto in vimini per conservare la legna o il pellet;
  • sottovaso: per un arredamento del tutto naturale;
  • contenitore per biancheria sporca;
  • contenitore per cuscini, coperte e/o vestiti; 
  • contenitore porta giocattoli: per tenere tutti i giocattoli dei bambini nello stesso posto; 
  • contenitore per libri e/o riviste;
  • divisore: per separare gli spazi, ad esempio, nell’armadio; 
  • come lampadario;
  • come quadro: semplicemente appendendolo alla parete.

Inoltre, i cesti in vimini, soprattutto se di forma svasata, sono ideali per la raccolta di funghi, per la conservazione del pane e della frutta.

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